Ottavo giorno.

 


Cronaca del 26 giugno

Con il canto delle Lodi mattutine iniziamo questo nuovo giorno di capitolo in questa XIII Domenica del Tempo Ordinario. Alle ore 9:00 in sala capitolare dopo la preghiera, il Ministro Generale, Fr. Massimo Fusarelli, inizia il suo intervento riprendendo e approfondendo i temi della sua lettera giunta all’inizio del Capitolo. Segue un dialogo aperto sulle sfide e sulle provocazioni dell’intervento del Ministro generale.

Verso mezzogiorno il Ministro generale presiede l’eucarestia e nell’omelia commenta la Parola del giorno invitando a guardare a Gesù uomo libero, che in quanto libero vive e sta nella realtà del tempo. Soffermandosi sulla ‘ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme’ il Ministro sottolinea che Gesù sa dove andare, sa come e il perché: è la Pasqua la meta che lo guida. Gerusalemme, la Pasqua, il cuore del Vangelo è anche la nostra meta. Rompe con lo schema della religiosità del tempo, ad esempio Gesù ascolta, dà tempo, accompagna i Samaritani che lo rifiutano e rimprovera i due discepoli. Ed è il suo cammino che attira alla sequela e suscita le domande dei tre personaggi del vangelo proclamato. Proviamo a chiederci se noi siamo in cammino, se noi siamo in movimento? Chiediamoci se noi siamo liberi, perché è questa libertà che dona la gioia vera.

Nel pomeriggio il tempo è tutto dedicato al lavoro delle commissioni che riunite a due a due, dopo un momento di preghiera, continuano la stesura e riformulazione delle proposizioni che formeranno il documento finale del Capitolo Provinciale. La preghiera del vespro, la cena e il tempo dopo cena in fraternità chiudono la giornata.