Secondo giorno

 


Cronaca del 20 giugno

 La giornata inizia con la celebrazione eucaristica presieduta da Fra’ Cesare Vaiani, definitore generale, che ci ricorda come per san Francesco e, quindi, per noi frati l’Eucaristia è centro e fonte di una vita dal sapore di Vangelo. Nel concludere la sua omelia Fra’ Cesare augura che “questi giorni di capitolo abbiano davvero sapore di Vangelo: siano comunione di Spirito con Lui e tra voi, e vi rilancino verso le folle che sono bisognose dell’unico vero Pastore”.

Alle 9:00 ci si ritrova in chiesa per ascoltare ancora Fra’ Cesare in una Lectio Divina sul Vangelo dell’Ultima Cena nella narrazione di Marco, illuminata da testi di San Francesco e di Papa Francesco. Dopo un tempo di riflessione personale, alle 11:00 si ritorna in chiesa per la condivisione in forma di preghiera.

Il pranzo e un breve periodo di riposo ci separano dalla prima sessione capitolare vera e propria. Alle 15:00 ci ritroviamo in aula per l’appello: tutti presenti, anche Federico in collegamento dalla sua camera, visto che stamattina è risultato positivo al Covid. Segue immediatamente la lettura della lettera inviata dal Ministro generale che al nostro Capitolo chiede di camminare con queste tre virtù: gratuità, leggerezza e libertà. Dopo alcuni adempimenti iniziali quali la conferma degli ufficiali, l’approvazione del regolamento del Capitolo, la nomina degli scrutatori e l’elezione dei moderatori, la parola passa a Fra’ Paolo Canali che presenta a grandi linee l’Instrumentum Laboris, raccontando la storia che ha portato alla sua stesura. Di seguito Fra’ Cesare Vaiani presenta la situazione del francescanesimo in Italia e nel mondo a partire dalle Linee guida che l’Ordine ha pubblicato per il sessennio 2021-2027.

Dopo una pausa adeguata perché anche il cervello si raffreddi, viste le temperature elevate e il condizionatore che non funziona, i capitolari si ritrovano in 6 gruppi di condivisione per confrontarsi su quanto ascoltato finora.

Alle 19:00 siamo di nuovo in aula per un pre-scrutinio orientativo circa l’elezione del nuovo Vicario provinciale.

Visto che il momento delle votazioni è andato più lungo del previsto, i vespri vengono recitati personalmente. Con la cena le fatiche della prima giornata capitolare sono finite e il dopo cena passa in passeggiate e dialoghi fraterni.